“Se solo mia madre sapesse”
di Davide Chiara
Boopen, 2010
pp. 197, brossura
€ 12,00
Soffocato da una realtà borghese e provinciale, Lorenzo vede un giorno il suo mondo colorarsi di una nuova parola: Erasmus. Chiunque lo abbia fatto torna cambiato, e torna con storie su luoghi lontani, incredibili, fatte di sesso, alcol, amici, zero responsabilità. Così anche Lorenzo si mette in viaggio, direzione Spagna, città di Salamanca, dove lo aspettano nove mesi di pura follia, in cui l’ondata d’entusiasmo è troppo forte per non farsi inghiottire in pieno. Un’avventura dietro l’altra, una notte dopo l’altra, vissute con distacco e ingenuità grazie a una spietata ironia che non risparmia nessuno, tanto meno lui stesso. Almeno finché qualcos’altro non irrompe d’un tratto sulla sua strada, e così a vent’anni ci si ritrova a dover scegliere. Se godere di tutti i piaceri di quello che potrebbe essere l’anno più divertente della sua vita, o se crescere insieme a un sentimento che lo travolge come un treno in corsa: l’amore, quello vero e imprevedibile.