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sabato 26 novembre 2011

45590



Il Dipartimento della Protezione Civile ha istituito un numero solidale 45590 per raccogliere i fondi in favore delle popolazioni del messinese colpite dalla recente alluvione. Si potrà donare 1 € inviando un SMS al 45590, oppure 2 € chiamando lo stesso numero da rete fissa. Il numero è attivo dalle ore 19 del 25 novembre fino al 28 dicembre 2011.

A 63 anni ancora la terra trema



Dal 26 al 27 novembre 2011 a Villa Fortuna ad Acitrezza, avrà luogo la Mostra fotografica “Acitrezza Ieri Oggi Domani”, di Franco Maugeri, Rossella Sturiale, Francesco Girone, Alessio Palumbo.
Clicca qui per vedere l’evento su facebook.


venerdì 25 novembre 2011

“Burka”, di Ophelia Fedora Oz.


“Burka”
di Ophelia Fedora Oz
pp. 506, brossura
€ 19,90
eBook € 8,90, Standard ePub e PDF, DRM, Google EBooks


“Burka” è il racconto dell’ultima settimana di vita di Alba, una kamikaze italiana. La scelta della modalità del suicidio è caduta sulla “bomba umana” nel tentativo di insinuare almeno il dubbio sull’esistenza di una forte connessione fra l’angoscia esistenziale dei giovani mediorientali e quelli occidentali, entrambi abitati dallo stesso deserto interiore, generato dall’incognita rappresentata dal loro ipotetico futuro, rispetto al quale, disarmati, non riescono a intervenire.
Lungi dall’essere una femminista rancorosa, la Nostra Alba si pone, al contrario, l’obiettivo di far luce sui cardini errati sui quali si fonda l’autorealizzazione femminile moderna, suggerendo come essi siano addirittura capaci di sancire la definitiva sconfitta del ruolo di donna. Infatti, la posizione sociale privilegiata, il benessere economico, la cultura, l’indottrinamento religioso e la straordinaria bellezza di Alba non bastano ad arginare lo sconforto per la caduta della speranza in un mondo migliore, anche perché concomitante con la caduta di Dio. La trama offre una panoramica di situazioni e personaggi fra i più variegati. Da quelli più marginali di giovani studenti provenienti da tutte le parti del mondo, ora drogati e spiantati, ora colti e informati, a volte mossi da spiriti rivoluzionari, a quelli, più in sordina, che tratteggiano la vera realtà italiana moderna: veline arriviste, politici corrotti, cafoni maleducati, cardinali deviati, ministri venduti e imprenditori debosciati. L’impatto del prologo anteposto al romanzo stesso ha lo scopo di traghettare il lettore nello stato mentale della Nostra: confusa, disorientata, arrabbiata, scoraggiata, irreparabilmente deviata e destabilizzata, così come solo una “velina” che decide di farsi esplodere a Palazzo Grazioli può essere.


"A volte, di notte", di Chiara Minieri.


A volte, di notte
di Chiara Minieri
pp. 96, brossura
€ 9,90
eBook € 4,90 Standard ePub e PDF, Google EBooks


Faccio sogni molto strani, da anni.
Non ho paura di avere incubi.
Non ho paura di dormire.
Però... vorrei che fosse già domani.
Mi hanno assicurato che in un certo modo ci si nasce, dunque c’è solo da alzare le mani.
Qualcuno ha definito poco convenzionale quello che scrivo, e ne convengo anche io. Ho sempre visto la cosa come una marcia in più piuttosto che come un ostacolo e del resto dubito che riuscirei a scrivere diversamente, anche se mi ci mettessi d'impegno.
Le dita vanno da sole, il lavoro razionale c'è solo dopo, quando si tratta di correggere qualche errore di battitura o una maiuscola dimenticata.

Chiara Minieri nasce a Napoli nel 1985. Laureata in Lingue - inglese, francese ed ebraico - con il massimo dei voti, oltre a lavorare come addetta comunicazione e marketing, collabora con l’associazione culturale Sabu “Largo Baracche” di Napoli che cura mostre di arte contemporanea e scrive articoli per la rivista Arte Magazine. “A volte, di notte” è il suo romanzo d’esordio, un’antologia di sette racconti definibile senza ombra di dubbio “Antologia dell’Onirico”.


mercoledì 23 novembre 2011

I nostri morti hanno diritto alle preghiere?





Scarcelli di Saponara: morto Luca un bambino di 10 anni, padre e figlio di 55 e 27 anni...

La morte del piccolo mi ha sconvolto, così come la notizia degli altri due morti. Basta tragedie, basta aspettare la manna. Basta Italia a due marce. Perché esiste un’Italia di serie A e di serie Z. Ieri sera Matrix e Porta a porta parlavano di tutt’altro, l’Italia per tutti va dal centro nord (dalla Toscana in su). Sì solidale con le genti alluvionate di Genova e della Lunigiana. Ma noi? i nostri morti di Scaletta Zanclea, chi ci pensa più? E dire che l’Italia c’è per il nostro sacrificio di lacrime e sangue, vedi lo scempio e il genocidio perpetuato da Garibaldi & Co. POPOLO DEL SUD DESTATI, BASTA PENSARE AL POLITICO DI TURNO CHE SI PRENSENTA SOLO PER LE ELEZIONI E PROMETTE BLA BLA BLA. DESTATI, ALZATI E ARROTOLA LE MANICHE DELLA CAMICIA, DATTI DA FARE, NON ASPETTARE LA MANNA DAL CIELO, CHE TANTO NON CADRA’ MAI, BASTA! UNIAMO LE NOSTRI VOCI, TUTTI, URLIAMO IL NOSTRO DISPREZZO, MA ANCHE LA NOSTRA VOGLIA DI FARE E DI CAMBIARE, PERCHE’ NOI NON SIAMO L’ULTIMA RUOTA DEL CARRO, PERCHE’ SE LA PADANIA “CE L’HA DURO” E’ PERCHE’ HA DILAPIDATO LE CASSE DEL BANCO DI NAPOLI, O SE LORO SONO PIENE DI INDUSTRIE MA SANNO PERCHE’? LE NOSTRE FABBRICHE FURONO SMONTATE PEZZO PER PEZZO E PORTATE SU AL NORD, MENTRE GLI OPERAI VENIVANO MASSACRATI, LE NOSTRE GENTI BUTTATE NELLA CALCE VIVA, PUR DI CANCELLARE IL NOSTRO POPOLO. STORIA A PARTE, BASTA AD UNA POLITICA ASSISTENZIALISTA, A CUI NON FREGA NIENTE DEL NOSTRO TERRITORIO. INFATTI SE SI FACESSE UN RIMBOSCHIMENTO, UNA POLIITCA RIVOLTA ALLA SALVAGUARDIA DEL TERRITORIO, NON SAREMO QUI OGGI A SDEGNARCI DIFRONTE AD UNA TRAGEDIA ANNUNCIATA. MA QUANTA AMAREZZA DOVREMMO ANCORA INGOIARE?

La7 parla di abusivismo edilizio e il disastro di Genova? Sarzana? Le Cinque Terre? non c'è l'opera dell'uomo che ha amplificato la straordinaria quantità di acqua? dove erano i lavori fatti per la pulizia del torrente di Genova? come il sud anche il nord è sottoposto ad incuria del territorio. Nord e Sud non esistono, esiste l'Italia che deve dare tutta il suo aiuto, dimostrare la sua solidarietà alle genti colpite dall'alluvione. I morti del Sud hanno lo stesso diritto di quelli del Nord, devono ricevere le nostre preghiere. E le zone colpite i nostri aiuti. Mediafriends ha avviato una raccolta fondi per Genova e x Barcellona Pozzo di Gotto? E Scaletta Zanclea vi ricordate? mai 1 € è arrivato, perché l'ex ministro Tremonti ha legato i fondi al patto di stabilità... E la chiamano Italia...

Chiara D’Amico

sabato 12 novembre 2011

"Etna, la fucina di Efesto", di Francesco Pappalardo.


"Etna, la fucina di Efesto.
Il vulcano che affonda le sue radici nella mitologia"
di Francesco Pappalardo
Blurb.it
pp. 28, ill.
(clicca qui per acquistare il libro)


Il libro fotografico "Etna, la fucina di Efesto" è una raccolta dei più belli scatti dei parossismi dell'Etna del 2011. Francesco Pappalardo farmacista per professione e fotoamatore per passione. Grazie alla sua passione per l'arte fotografica riesce a guardare con "nuovi" occhi idda, lei, la regina indiscussa: l'Etna.
L'autore, attraverso la macchina fotografica, riesce con maestria ad immortalare il vulcano in tutta la sua maestosità ed imponenza . . . Etna.


venerdì 11 novembre 2011

"Bruciata con l'acido", di Naziran, Célia Marcier.


“Bruciata con l’acido”
di Naziran, Célia Marcier
Sperling & Kupfer, 2011
pp. 256
€ 17,50


Quaranta rupie. Tanto costa - nei villaggi rurali del Pakistan - un flacone di vetriolo, l'arma letale che, ogni anno, condanna oltre centocinquanta donne a una morte atroce o, nel caso migliore, a un'esistenza d'inferno. Quaranta rupie, meno di mezzo euro: il prezzo di una vita. Naziran è una vittima dell'acido. All'età di vent'anni le è stato rubato il viso per sempre. Le hanno rovesciato addosso il vetriolo in piena notte, per ucciderla e sbarazzarsi di lei per sempre. Ma la sua voglia di vivere ha prevalso e il suo spirito di combattente, allenato da anni di violenze e di umiliazioni, le ha dato la forza di ripartire e raccontare al mondo la sua storia.
Quella di una bambina nata nella povertà, costretta - all'età di tredici anni - a un matrimonio con un uomo crudele che, a suon di percosse e minacce, le ricorda ogni giorno la colpa di non avergli dato un erede maschio. E quando la morte di lui giunge come una liberazione, l'incubo si fa ancora più nero: il cognato la prende in casa come seconda moglie e le riversa contro tutto il suo odio, decidendone infine il terribile destino.
Dopo la notte dell'acido, Naziran ha avuto il coraggio di denunciare il suo carnefice per ritrovare - perdute per sempre la bellezza e la femminilità - almeno la dignità che le era stata sottratta. Così quella donna fragile e fortissima è diventata il simbolo di una lotta disperata per fare uscire dall'ombra tutte le vittime di una tortura terribile. Questo libro è pubblicato in collaborazione con l'ONG internazionale Acid Survivors Foundation e con la ONLUS italiana Smileagain.



"Il mercante dei libri maledetti", di Marcello Simoni.


“Il mercante dei libri maledetti”
di Marcello Simoni
Newton Compton, 2011
pp. 288, rilegato
€ 9,90


Anno del Signore 1205. Padre Vivïen de Narbonne viene braccato da un manipolo di cavalieri che indossano strane maschere. Il monaco possiede un libro molto prezioso, che non vuole cedere agli inseguitori. Tentando di fuggire, precipita in un burrone. Tredici anni dopo Ignazio da Toledo, di ritorno da un esilio in Terrasanta, viene convocato a Venezia da un facoltoso patrizio per compiere una missione: dovrà recuperare un libro molto raro intitolato "Uter Ventorum", lo stesso libro posseduto da Vivïen. Il manoscritto in questione conterrebbe precetti derivati dalla cultura talismanica caldaico-persiana e sembrerebbe in grado di evocare gli angeli, per poter partecipare della loro sapienza. Ignazio si metterà alla ricerca del libro, che secondo le indicazioni è tenuto in custodia nella Chiusa di San Michele presso Torino. Ma alla Chiusa di San Michele, anziché trovare il libro, Ignazio si imbatte in un mistero: l'"Uter Ventorum" è stato smembrato in quattro parti nascoste in Linguadoca e in Castiglia. La curiosità di scoprire il contenuto di quelle pagine lo sprona a proseguire nella ricerca, nonostante il pericolo. Riuscirà svelare tutti gli enigmi che il libro contiene e a evocare gli angeli e la loro sapienza?



giovedì 10 novembre 2011

"La setta degli angeli", di Andrea Camilleri.


“La setta degli angeli”
di Andrea Camilleri
Sellerio, 2011
pp. 184, brossura
€ 14,00


Uno scandalo nella Sicilia del 1901. L’avvocato Matteo Teresi scopre che nel suo paese esiste una setta segretissima. Composta da preti e da alcuni notabili, la «setta degli angeli» organizzava esercizi spirituali per vergini devote o giovani donne in procinto di maritarsi per prepararle alla vita coniugale. Gli esercizi, che si svolgevano in sacrestia nelle ore in cui le chiese erano chiuse ai fedeli, dovevano portare le ragazze «alla comunicazione con la grazia divina e all’elevazione a gradi sublimi di perfezione». In realtà, com’è facile intuire, gli esercizi consistevano in «atti ignominiosi» e «contro natura» ai quali le giovani venivano indotte dai preti e dai pochissimi eletti che però agivano incappucciati. Scoppiato lo scandalo a livello nazionale grazie a Teresi, proprio per lui cominciano i guai.



Su YouTube, Andrea Camilleri presenta il suo nuovo libro "La setta degli angeli".



"La setta dei giovani vecchi", di Luca Rachetta.


“La setta dei giovani vecchi”
di Luca Rachetta
Edizione Creativa, 2011
pp. 104, brossura
€ 11,00


Nella cittadina di Castel Chimerico vive il quarantaduenne Giovanni Eufemi, precario della professione, della politica e dell’amore. I suoi più cari amici, tutti coetanei, vivono anch’essi una condizione di instabilità esistenziale, venata di vittimismo e di malcelata rassegnazione.
Un giorno tuttavia la vita di Giovanni Eufemi sembra essere giunta a una svolta, dopo la quale probabilmente nulla sarà più come prima. E in effetti così sarà, ma non esattamente come si aspettava…
E alla setta dei giovani vecchi non rimarrà che riunirsi per l’ultima volta, per l’ultima, terribile “cospirazione” di protesta contro la società.



"La guerra degli Scipioni", di Luca Rachetta.


“La guerra degli Scipioni”
di Luca Rachetta
MEF – L’Autore Libri Firenze, 2009
pp. 80, brossura
€ 7,60


Il professor Giovanni Scipioni è in guerra con il mondo intero: professione, colleghi, moglie, figlia… Una guerra ininterrotta che non si capisce bene quando e da chi sia stata dichiarata. Il germe del conflitto covava forse in Giovanni Scipioni fin dall’età fetale oppure il casus belli si è innescato in seguito, magari nel periodo dell’adolescenza? La guerra, poi, è stata dichiarata da lui o è stata al contrario la vita stessa a sfidarlo a singolar tenzone? Non si sa… L’unica certezza è che, da quando sono scesi in guerra anche i suoi eccentrici fratelli, Antonio e Paolo Scipioni, la sua situazione si è aggravata, perché le battaglie dei congiunti si sommano a quelle che lui ha già in corso su più fronti. Sempre che, in fondo, non si tratti delle stesse battaglie…


venerdì 4 novembre 2011

Genova, 4 novembre 2011


Cari Amici Liguri, soprattutto Genovesi, vi sono vicina.
Spero solo che il peggio stia per finire.
Il mio pensiero va alle persone che hanno perso la vita . . .
Non si può morire nel 2011 per 4 gocce di acqua, no. La mia frase polemica sulle 4 gocce d'acqua è relativa all'allerta meteo di questi giorni, una perturbazione prevista e con diversi allarmi inascoltati
Evento nefasto, situazione critica, ma basta, bisogna correre ai ripari, ridare alla natura il mal tolto.

Una preghiera per i morti di Genova di oggi, soprattutto i 3 piccoli angeli, volati in cielo troppo presto :'((