Reale Accademia di Scienza Svedese, 11 ottobre 2012
È stato proclamato Premio Nobel per la Letteratura 2012 il cinese Mo Yan, il cui significato è: “Colui che non vuole parlare”, è il nome d’arte dello scrittore cinese Guan Moye.
“Con il suo realismo allucinatorio forgia racconti popolari, di storia e contemporanei”, questa la motivazione espressa dalla Reale Accademia di Scienza Svedese nel consegnare a Mo Yan la meritata riconoscenza.
Mo Yan, originario di Gaomi nella provincia dello Shandong, nasce il 17 febbraio 1955 da una famiglia numerosa di contadini poveri e, dopo aver terminato i cinque anni delle scuole elementari, smette di studiare.
Domanda: quanto noi occidentali sappiamo dell'altra parte del mondo, dei loro autori, passioni e contraddizioni. Penso che con l'acclamazione di Mo Yan al Premio Nobel per la Letteratura 2012, sia un ottimo spunto per discuterne.
Un mio primo approccio con un libro ambientato in Giappone è stato, ero una bimba, "Il gran sole di Hiroshima", scritto da Karl Bruckner, che ti racconta la storia di due bimbi che vivevano ad Hiroshima e, siamo alla fine della seconda guerra mondiale, coinvolti nello scoppio della bomba atomica. Un libro forte, che ti mette in mano i problemi di chi sopravvive, combattendo contro leucemie ed ustioni, ma che con la forza dei bambini cerca di trovare una luce positiva a tutto questo.
Chiara D'Amico
nella foto: Mo Yan, Premio Nobel per la Letteratura 2012 |