Il blog è dedicato a chi, come me, ama leggere... anzi divorare libri ed immedesimarsi nel protagonista o nella storia e, mentre legge, vede attraverso le parole anche i posti e le persone descritte nel testo. Un libro apre la mente e mostra nuovi orizzonti.
Pagine
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mercoledì 30 ottobre 2013
21 Maggio 2013
Articolo pubblicato sul Giornale di Sicilia, Cronaca di Catania, del 21/05/2013, pagina 18
Chiara D'Amico, *CHD*
Chiara D'Amico, *CHD*
14 Maggio 2013
Articolo pubblicato sul Giornale di Sicilia, Cronaca di Catania, del 14/05/2013, pagina 18
Chiara D'Amico, *CHD*
Chiara D'Amico, *CHD*
martedì 22 ottobre 2013
Superati i 4mila iscritti nel gruppo su FB!
Link . . .
* Facebook: gruppo e pagina
* Google+: gruppo e community
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. . . e numeri
Qualche numero
*Facebook: gruppo (4038), pagina (2442) e profilo (2438);
*Google+: gruppo (118), community (32) e profilo (212);
*Twitter: profilo (214 follower);
*BLOG: 103 lettori fissi
Tirando la somma: 9494 lettori!
Chiara D'Amico
sabato 19 ottobre 2013
"Dal Liberty al Razionalismo" in mostra al Museo Regionale di Adrano (CT)
Oggi pomeriggio alle 17,00 verrà inaugurata la mostra "Dal Liberty al Razionalismo: il segno grafico tra le due guerre nelle collezioni del museo di Adrano", presso il Museo regionale di Adrano ospitato all'interno del Castello Normanno.
mercoledì 16 ottobre 2013
Si ricorda oggi: 16 ottobre 1943 rastrellamento del Ghetto di Roma
Come si fa a fare finta che tutto questo non sia mai accaduto? Come si fa a far tacere la memoria? All'alba di 70 anni fa, il 16 ottobre del 1943, i tedeschi rastrellarono il Ghetto di Roma.
1200 Ebrei furono deportati, 960 persone trovarono la morte nelle camere a gas di Birkenau. Dei 200 bambini portati via non se ne seppe più nulla...
1200 Ebrei furono deportati, 960 persone trovarono la morte nelle camere a gas di Birkenau. Dei 200 bambini portati via non se ne seppe più nulla...
La storia insegna affinché non si ripeta mai più!
martedì 15 ottobre 2013
Si ricorda oggi: Italo Calvino
Intellettuale di grande impegno politico, civile e culturale, è stato uno dei narratori italiani più importanti del Novecento. Ha frequentato molte delle principali tendenze letterarie a lui coeve, dal Neorealismo al Postmoderno, ma tenendo sempre una certa distanza da esse e svolgendo un proprio personale e coerente percorso di ricerca. Di qui l'impressione contraddittoria che offrono la sua opera e la sua personalità: da un lato una grande varietà di atteggiamenti che riflette il vario succedersi delle poetiche e degli indirizzi culturali nel quarantennio fra il 1945 e il 1985; dall'altro, invece, una sostanziale unità determinata da un atteggiamento ispirato a un razionalismo più metodologico che ideologico, dal gusto dell'ironia, dall'interesse per le scienze e per i tentativi di spiegazione del mondo, nonché, sul piano stilistico, da una scrittura sempre cristallina e a volte, si direbbe, classica.I numerosi campi d'interesse toccati dal suo percorso letterario, sono meditati e raccontati attraverso capolavori quali la trilogia de I nostri antenati, Marcovaldo, Le cosmicomiche, Se una notte d'inverno un viaggiatore, uniti dal filo conduttore della riflessione sulla storia e la società contemporanea.
mercoledì 9 ottobre 2013
Vajont, a 50 anni dal disastro ci si chiede ancora perché
Vajont è il nome del torrente che scorre nella valle di Erto e Casso per confluire nel Piave, davanti a Longarone e a Castellavazzo, in provincia di Belluno (Italia).
La storia di queste comunità venne sconvolta dalla costruzione della diga del Vajont, che determinò la frana del monte Toc nel lago artificiale. La sera del 9 ottobre 1963 si elevò un immane ondata, che seminò ovunque morte e desolazione.
La stima più attendibile è, a tutt'oggi, di 1910 vittime.
Sono stati commessi tre fondamentali errori umani che hanno portato alla strage: l'aver costruito la diga in una valle non idonea sotto il profilo geologico; l'aver innalzato la quota del lago artificiale oltre i margini di sicurezza; il non aver dato l'allarme la sera del 9 ottobre per attivare l'evacuazione in massa delle popolazioni residenti nelle zone a rischio di inondazione.
Fu aperta un'inchiesta giudiziaria. Il processo venne celebrato nelle sue tre fasi dal 25 novembre 1968 al 25 marzo 1971 e si concluse con il riconoscimento di responsabilità penale per la previdibilità di inondazione e di frana e per gli omicidi colposi plurimi.
(fonte: vajont.net)
martedì 8 ottobre 2013
"Una grande avventura di teatro", stasera alle 18 a Palazzo Sormani
Il libro “Una grande avventura di teatro. Il Franco Parenti nelle pagine del Corriere della Sera” di Magda Poli, Fondazione Corriere della Sera, Rizzoli 2013 verrà presentato stasera alle 18.
presso la Sala del Grechetto a Palazzo Sormani, sito in via Francesco Sforza 7, Milano.
L’evento è organizzato dalla Biblioteca Sormani e l’Unione Lettori Italiani, nell’ambito della “RASSEGNA INCONTRI CON L’AUTORE 2013”.
Interveranno Andrée Ruth Shammah, Haim Baharier, Roberto Stringa, Filippo Timi
introduce Marilena Poletti Pasero.
Ingresso libero
Clicca qui per vedere l’evento su facebook
Qui per leggere la recensione del libro.
Chiara D’Amico
presso la Sala del Grechetto a Palazzo Sormani, sito in via Francesco Sforza 7, Milano.
L’evento è organizzato dalla Biblioteca Sormani e l’Unione Lettori Italiani, nell’ambito della “RASSEGNA INCONTRI CON L’AUTORE 2013”.
Interveranno Andrée Ruth Shammah, Haim Baharier, Roberto Stringa, Filippo Timi
introduce Marilena Poletti Pasero.
Ingresso libero
Clicca qui per vedere l’evento su facebook
Qui per leggere la recensione del libro.
Chiara D’Amico
venerdì 4 ottobre 2013
Lampedusa, strage di IMMIGRATI
Uniamoci tutti al grido di dolore che si alza dalle profondità del Canale di Sicilia...
“Ho perso la parola il suo suono
La lacrima il suo sapore
Il sorriso il suo smalto
Mani di sassi seppellirono
L’ultima radice
Ai piedi delll’oblio
Rimane l’ombra errante
Sudore dei venti
Spezzato tra scirocco e maestrale
Su onde senza faro né porto”
(Mohamed Akalay, “Ho perso la parola, il suono”)
Chiara D'Amico
“Ho perso la parola il suo suono
La lacrima il suo sapore
Il sorriso il suo smalto
Mani di sassi seppellirono
L’ultima radice
Ai piedi delll’oblio
Rimane l’ombra errante
Sudore dei venti
Spezzato tra scirocco e maestrale
Su onde senza faro né porto”
(Mohamed Akalay, “Ho perso la parola, il suono”)
Chiara D'Amico
San Francesco d'Assisi Patrono d'Italia
San Francesco d'Assisi Patrono d'Italia
4 ottobre
Assisi, 1182 - Assisi, la sera del 3 ottobre 1226
Francesco nacque ad Assisi nel 1182, nel pieno del fermento dell'età comunale. Figlio di mercante, da giovane aspirava a entrare nella cerchia della piccola nobiltà cittadina. Di qui la partecipazione alla guerra contro Perugia e il tentativo di avviarsi verso la Puglia per partecipare alla crociata. Il suo viaggio, tuttavia, fu interrotto da una voce divina che lo invitò a ricostruire la Chiesa. E Francesco obbedì: abbandonati la famiglia e gli amici, condusse per alcuni anni una vita di penitenza e solitudine in totale povertà. Nel 1209, in seguito a nuova ispirazione, iniziò a predicare il Vangelo nelle città mentre si univano a lui i primi discepoli insieme ai quali si recò a Roma per avere dal Papa l'approvazione della sua scelta di vita. Dal 1210 al 1224 peregrinò per le strade e le piazze d'Italia e dovunque accorrevano a lui folle numerose e schiere di discepoli che egli chiamava frati, fratelli. Accolse poi la giovane Chiara che diede inizio al secondo ordine francescano, e fondò un terzo ordine per quanti desideravano vivere da penitenti, con regole adatte per i laici. Morì nella notte tra il 3 e il 4 ottobre del 1228. Francesco è una delle grandi figure dell'umanità che parla a ogni generazione. Il suo fascino deriva dal grande amore per Gesù di cui, per primo, ricevette le stimmate, segno dell'amore di Cristo per gli uomini e per l'intera creazione di Dio.
Perdonate la qualità fotografica della foto, che ritrae il ritratto ligneo di San Francesco e Santa Chiara conservato presso il Santuario di San Damiano ad Assisi (PG).
Chiara D'Amico