Il blog è dedicato a chi, come me, ama leggere... anzi divorare libri ed immedesimarsi nel protagonista o nella storia e, mentre legge, vede attraverso le parole anche i posti e le persone descritte nel testo. Un libro apre la mente e mostra nuovi orizzonti.
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venerdì 25 giugno 2010
"Un arcobaleno nella notte", di Dominique La Pierre.
"Un arcobaleno nella notte"
Dominique La Pierre
traduttore: Klersy Imberciadori E.
Il Saggiatore Tascabili, 2009
pp. 345, ill., brossura
€12,00
In sintesi:
6 aprile 1652. Un piccolo gruppo di coloni olandesi sbarca sull'estremità meridionale del continente africano. Convinti dalla fede calvinista di essere il nuovo popolo eletto, i coloni presto rinnegano la madrepatria e creano un proprio stato affrontando le tribù nere e gli eserciti della regina Vittoria, fino a macchiarsi di una delle più grandi tragedie del Novecento: l'instaurazione dell'apartheid. Dopo aver narrato la forza e il dolore dell'India con La città della gioia e Stanotte la libertà, Dominique Lapierre, con il rigore, la passione e il talento che lo contraddistinguono, racconta la straordinaria avventura delle donne e degli uomini, bianchi e neri, che con sangue, sudore e lacrime hanno messo fine al terribile regime razzista e hanno dato la luce a un nuovo Sudafrica, oggi diventato la "Nazione arcobaleno". Dominique Lapierre è autore di romanzi e reportage venduti in tutto il mondo.
Descrizione:
Sei aprile 1652. Un manipolo di coloni olandesi sbarca sull'estremità più meridionale del continente africano. Questi uomini hanno una missione delicata e precisa: coltivare pianticelle di insalata per rifornire di vitamine gli equipaggi delle navi della Compagnia olandese delle Indie orientali in transito, decimati dallo scorbuto. Nessuna grande ambizione di conquista coloniale, ma passerà poco tempo prima che gruppi di avventurieri voltino le spalle al mare per addentrarsi nelle foreste infestate di animali feroci e mosche tse tse, alla conquista della "Terra promessa". La macchina inesorabile della Storia si è ormai avviata, e il primo capitolo di un'epopea di infamia e redenzione è stato scritto. Convinti dalla fede calvinista di essere il nuovo popolo eletto, i coloni presto rinnegheranno la madrepatria, affronteranno le tribù nere, i cercatori d'oro e di diamanti, e le temibili tuniche rosse della regina Vittoria, fino a macchiarsi di una delle più grandi tragedie del Novecento: l'instaurazione dell'apartheid. Una piccola comunità di quattro milioni di bianchi sottometterà con la forza una popolazione sei volte maggiore di neri, dando vita a un regime razzista che causerà centinaia di migliaia di vittime. A questo orrore riusciranno a porre fine la volontà e il coraggio di veri e propri eroi come Chris Barnard, Helen Lieberman e soprattutto, dopo ventisette anni passati in carcere, un gigante del nostro tempo, Nelson Mandela.
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