“Alla sera” di Ugo Foscolo
Forse perché della fatal quiete
tu sei l'immago, a me si cara vieni,
o Sera! E quando ti corteggian liete
le nubi estive e i zeffiri sereni,
e quando dal nevoso aere inquiete
tenebre e lunghe all'universo meni,
sempre scendi invocata, e le secrete
vie del mio cor soavemente tieni.
Vagar mi fai co' miei pensier su l'orme
che vanno al nulla eterno; e intanto fugge
questo reo tempo, e va con lui le torme
delle cure onde meco egli si strugge;
e mentre io guardo la tua pace, dorme
quello spirto guerrier ch'entro mi rugge.
Ogni notte di capodanno pensiamo e speriamo che il domani, l’anno che verrà, sia migliore, diverso da quello che si è appena concluso.
La notte di fine anno è speciale, ci proietta verso un futuro a noi ignoto, caricandola di promesse, sogni e desideri.
Auguri!
Chiara D’Amico
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