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giovedì 16 febbraio 2012

Le mie recensioni: "Amicizia rubata" di Silvana Puschietta.


"Amicizia rubata"
di Silvana Puschietta
Sensoinverso Edizioni, 2011
pp. 80, brossura
€ 12,00



Cos’è l’amicizia rubata? lo spiega bene nel suo romanzo d’esordio Silvana Puschietta. La storia ruota intorno alla vita di Myriam che durante un viaggio di piacere a Parigi incontra per caso Cristoforo in una pasticceria e incominciano a parlare delle loro vite: lei sposata e traduttrice per una casa editrice, lui insegnante di storia in un liceo. In comune l’amore per i libri e per il mare. Infatti, scoprono di avere le stesse origini liguri.
All’inizio sembrava solo uno dei tanti incontri casuali che si fanno così, ma qualcosa si impernia nel loro cuore e nelle loro menti.

“[…] Le cose belle in natura durano un attimo: un’effimera, un raggio di sole fra le nuvole, un fiocco di neve … A presto (spero!). Un abbraccio lungo e caldo. […]
Le prese un tuffo al cuore. Pensò che non doveva accadere.
[…] Uno sconosciuto s’era insinuato in lei. […]”

Quest’amicizia cerca di scappare dall’idea che possa essere qualcosa di più, succede un qualcosa che la rende “rubata”…

La lettura del romanzo risulta bella, scorrevole; la scrittrice attinge dalla sua terra natia, la Liguria, e ne dipinge i luoghi e i sentimenti di chi ritorna nei luoghi più cari, nei ricordi e nelle emozioni che ritornano alla vista del mare.
Il tocco, lo scrivere è elegante e mai banale. Consiglio vivamente la lettura, vi stupirà piacevolmente. Mai dare nulla per scontato, è questo l’insegnamento dell’autrice, ma carpire e capire i momenti, le occasioni che viviamo.
Nulla è per caso.



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