domenica 24 gennaio 2016

“Era la Milano da bere. Morta civile di un manager” di Alessandro Bastasi


“Era la Milano da bere. Morta civile di un manager”
di Alessandro Bastasi
Fratelli Frilli Editori, 2016
collana I Tascabili
pp. 288
€ 12,90
ISBN: 978-88-6943-073-2



Massimo Gerosa, manager in carriera, viene improvvisamente licenziato dalla COMOR, il colosso dell’informatica dove lavora. Le motivazioni sono vaghe. La moglie lo costringe ad andarsene di casa e anche la figlia diciannovenne, che all’inizio mantiene i rapporti con il padre, a un certo punto se ne allontana. Dopo nove mesi vissuti tra alberghi di quart’ordine e il suo SUV adibito a dimora, Massimo finisce con il fare il guardiano notturno nella sede di un movimento di estrema destra, di cui gradatamente sposa l’ideologia impregnata di nazionalismo, di razzismo e di antisemitismo.

Arriva, addirittura, a immaginare e a proporre un attentato contro Roberto Modigliano, che Massimo considera la causa della sua “morte civile” e che, oltre a essere lo stimato uomo d’affari destinato a diventare il prossimo ministro dell’economia, è anche l’esponente di una nota famiglia ebraica del milanese. Ma Modigliano nasconde un terribile segreto... 

Sullo sfondo di un paese devastato dalla crisi economica, dalla decadenza culturale e dalla solitudine sociale, si dipana un racconto feroce nel quale, con un montaggio alternato, l’autore ci conduce per mano attraverso le vicende parallele dei suoi personaggi e ci porta fino al punto in cui convergono in un tragico e definitivo gioco al massacro: una rappresentazione impietosa della società dei nostri giorni, sopra un palcoscenico da tragedia greca, cui solo la progressiva presa di coscienza di Cristina, la giovane figlia di Massimo, riuscirà a donare un filo di luce. 
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  • Biografia dell’autore  
    Alessandro Bastasi

Alessandro Bastasi è nato a Treviso nel 1949. A 27 anni si è trasferito a Milano, dove attualmente vive e lavora. Con un passato di attore teatrale, a Venezia ha recitato al teatro Ridotto con il mitico Gino Cavalieri, ha continuato in seguito a calcare le scene fino all'ultima partecipazione nell’atto unico Virginia (2010) di Giuseppe Battarino e altri. Nella seconda metà degli anni ’70 ha scritto numerosi articoli di argomento teatrale per riviste del settore ("Sipario", "La Ribalta"). Tra il 1990 e il 1993 ha vissuto a Mosca. Gli avvenimenti di quegli anni – di passaggio dall’URSS alla nuova Russia – gli hanno dato materia per il suo primo romanzo "La fossa comune", pubblicato nel 2008 e ambientato nella capitale russa. In seguito ha dato alle stampe: "La gabbia criminale" (romanzo, Eclissi Editrice 2010), "Città contro" (romanzo, Eclissi Editrice 2011), "Ologrammi" (racconto, MilanoNera Edizioni 2012), "La caduta dello status "(racconto pubblicato sul quotidiano Il Manifesto 2012), "Cronaca di un’apocalisse annunciata" (racconto, nell’antologia "Cronache dalla fine del mondo", Historica Edizioni 2012), "La scelta di Lazzaro" (romanzo, Meme Publishers editore 2013), "Milan by night" (racconto, nell’antologia "Una notte a Milano", Novecento Editore 2014). Altri racconti sono presenti in vari siti letterari. 



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