venerdì 6 maggio 2016

“Voghera nebbie mortali” di Pier Emilio Castoldi



“Voghera nebbie mortali”
di Pier Emilio Castoldi
Fratelli Frilli Editori, 2016
pp. 317
€ 12,90
ISBN 9788869431180



È bastata una telefonata. Quella di un vecchio amico che non sentiva dai tempi del liceo. Vent'anni che non si fa vivo e adesso, bello fresco, quello gli viene a raccontare di un omicidio. Dice che si chiamava Lourdes. Questo è, anzi era, il nome della ragazza e di mestiere faceva la prostituta. Hanno ritrovato il suo corpo steso sull'erba nei giardinetti di piazza Castello. Meglio non scendere nei particolari ma, a suo parere, la tecnica dell'omicidio è insolita. 
A prima vista sembra essere stata vittima di un pestaggio finito male.

giovedì 5 maggio 2016

Ei fu. Siccome immobile, dato il mortal sospiro...

La notizia della morte di Napoleone, avvenuta il 5 maggio 1821, colpì profondamente Alessandro Manzoni, il quale scrisse di getto in appena tre giorni, (dal 17 al 20 luglio 1821), un'ode che ricordasse al mondo intero la vita dell'uomo Napoleone. 

Il Cinque Maggio è una profonda meditazione sul mistero della vita, delle vicende umane che sarebbero assurde qualora non fossero guidate e illuminate dalla potenza di Dio.
La protagonista dell'ode è la divina Provvidenza si è servita di lui per realizzare i propri misteriosi progetti, questo secondo la concezione cristiana del Manzoni.


Alessandro Manzoni nacque a Milano nel 1785 dal conte Piero Manzoni e da Giulia Beccaria, figlia di Cesare, autore del famoso trattato "Dei delitti e delle pene" contro la tortura e la pena di morte. Compiuti i suoi primi studi in collegi religiosi, a 20 anni si recò a Parigi, dove si formò politicamente, culturalmente e moralmente. Tornato a Milano, nel 1808, conobbe e sposò Enrichetta Blondel, visse quasi sempre a Milano. Nel 1848, insieme ad altri patrioti, firmò la petizione a Carlo Alberto perché intervenisse contro gli Austriaci. Nel 1861 fu nominato senatore del nuovo Regno d'Italia. Morì nella sua Milano nel 1873.





Il Cinque Maggio


Napoleone Bonaparte

Ei fu. Siccome immobile,
dato il mortal sospiro,
stette la spoglia immemore
orba di tanto spiro,
così percossa, attonita
la terra al nunzio sta,

muta pensando all’ultima 
ora dell’uom fatale;
né sa quando una simile
orma di piè mortale
la sua cruenta polvere a calpestar verrà.

Lui folgorante in solio
vide il mio genio e tacque;
quando, con voce assidua,
cadde, risorse e giacque,
di mille voci al sònito
mista la sua non ha:

vergin di servo encomio
e di codardo oltraggio,
sorge or commosso al sùbito 
sparir di tanto raggio,
e scioglie all’urna un cantico
che forse non morrà.

lunedì 2 maggio 2016

"Nottetempo" di Mariateresa Belardo

"Nottetempo"
di Mariateresa Belardo
Alessandro Polidoro Editore, 2015
pp. 92
€ 10,00
ISBN: 978-88-98707-17-1



Nottetempo è il racconto «di una possibile exit strategy a un amore che lacera le midolle fin nelle fibre più profonde». 
In queste pagine, Mariateresa Belardo porta in scena «un io scisso, franto in due attori di un dialogo che è in realtà un monologo»: mente e cuore, ragione e sentimento si inseguono fino all’alba, per lasciarsi dietro la notte cupa - eppure dolce - del Dolore.

“Volevo essere Sailor Moon” di Federica D’Ascani


“Volevo essere Sailor Moon”
di Federica D’Ascani
You Feel - Rizzoli, 14 aprile 2016
pp. 110
€ 2,49



Perché a volte per trovare il principe azzurro servono i poteri magici!

Bea sarebbe una ragazza solare. Ma lavora per i quattro malvagi delle tenebre, è fidanzata da anni con Emiliano, ha una vita grigia e piatta quanto può esserlo un pollo ai ferri, e la sua amica Daniela non perde occasione di rimarcarlo. Però a Bea basta parlare al telefono con Simone, il nuovo collega della sede di Rimini, perché il suo cuore batta impazzito. Il Tuxedo Mask romagnolo, con la voce roca e il temperamento esplosivo, sembra uscito direttamente da un sogno, e quando finalmente Bea lo incontra dal vivo è magia.