57 giorni in cui Borsellino si sentiva un "dead man walking".
57 giorni in cui lo "stato" non ha fatto tutto il possibile per salvare Paolo.
E dopo 25 anni? Inutili e pompose manifestazioni in cui partecipano anche chi è stato contrario al lavoro del pool dei due magistrati, attaccandoli più volte, mentre adesso si battono il petto indignati.
25 anni di richiesta della verità, ma quella vera vera nascosta nei più reconditi e controversi angoli bui della "giustizia" dei palazzi.
Gli adolescenti di allora, me compresa, sono i quarantenni di oggi che con forza e tenacia chiedono che lo Stato faccia lo Stato, attuando le leggi e cambiando quelle "oblique".
Che lo Stato combatta senza alcuna remore tutti i volti della mafia che prima uccideva, ma che oggi brucia migliaia di ettari di vegetazione, lucra sulla accoglienza e che muove le fila di una politica malsana e anti-italiana.
Chiara D'Amico
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