Giovedì 6 ottobre 2020 si corre la sesta tappa del Giro d'Italia 2020: Castrovillari-Matera di 188 km.
Fra i vari luoghi di interesse storico-religioso segnalo il Protoconvento Francescano fondato dal confratello Pietro Catin nel 1220, per volontà stessa di San Francesco d’Assisi.
Il Convento è stato costruito dove prima si erigeva la chiesa Santa Maria della Laura, ormai in rovina.
Lunga e travagliata è la storia del Protoconvento francescano.
Dopo un periodo di turbolenze fra gli Svevi e il Clero, l’avvento degli Angioini segna un periodo di pace.
Il Re Carlo I d’Angiò venuto a sapere dell’esistenza stessa del convento francescano dispone, nel 1269, una cospicua donazione che permette l’ingrandimento dell’edificio religioso.
Il Convento acquista sempre più importanza sino a quando, nel 1586, il Padre Provinciale Filippo Gesualdi ne dispone un ulteriore ampliamento.
Nel secolo seguente, nel 1661, il Ministro Generale dell’Ordine Padre Marziale Pellegrini decide per un ulteriore restauro e ingrandimento. Con la sua morte, nel 1684, è compito del Priore del Convento di terminare la costruzione del secondo chiostro, terminato nel 1731.
Abitavano e lavoravano nel Convento circa 30 frati fino al marzo del 1806, quando le milizie napoleoniche lo occupano insieme al Convento di San Francesco di Paola decidendo di usarli come ospedale militare e caserma. Nel 1809 grazie a un decreto del Re Gioacchino Napoleone vengono soppressi i conventuali e gli ordini monastici nel Regno delle Due Sicilie.
La vecchia Chiesa del Convento verrà trasformata in un teatro nel 1841 e prenderà il nome di “Teatro Sibari”.
Con l’avvento dei Borboni alla guida del Regno delle Due Sicilie, il Comune di Castrovillari viene autorizzato a prendere possesso il Convento di San Francesco di Assisi, con un decreto del 12 aprile 1851, con l’obbligo del restauro e di destinare una parte della proprietà alla Caserma delle Milizie Reali.
Nel 1858, il Convento subisce una nuova destinazione d’uso: viene concessa una parte al Convitto e Scuole pubbliche dei Padri Scolopi.
Dopo l’unità d’Italia, nel 1864 il Convento cambia nuovamente proprietario passando al Ministero della Guerra, che lo trasforma nella Caserma Col. Giuseppe Pace.
Con l’avvento della Seconda Guerra Mondiale gli Alleati, nell’estate del 1943, bombardano il convento riducendo in macerie l’ala sud-ovest. Finita la guerra il Convento viene riscattato dai frati, ceduto successivamente al Comune che lo restaura e lo riapre al pubblico il 17 dicembre del 1998.
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