martedì 24 gennaio 2012

"Il senso dell'acqua", di Cristina Fabbrini.


“Il senso dell’acqua”
di Cristina Fabbrini
I Libri di Emil, 2011
pp. 272, brossura con bandelle
€16,00


La protagonista è sposata da poco, ma le cose non vanno bene. Al disagio di coppia si aggiungono alcuni fenomeni strani, che lei è incapace di spiegarsi, e che si verificano di solito al risveglio: sono solo sogni? Forse no, visto che si manifestano anche odori e sensazioni di ricordi. La situazione precipita una sera, davanti alla TV, quando la protagonista, vedendo il volto di un attore sconosciuto, ha una reazione violenta. Conosce poi, per caso, Marco, che tiene dei corsi di "Cristalloterapia delle vite passate". Si sottopone ad alcuni trattamenti e poco alla volta cominciano ad emergere i ricordi di una vita passata, che si sovrappongono ad immagini e momenti del presente, portando gli eventi verso nuovi percorsi.
“[…] Era notte. Un vento gelido mi soffiava addosso gonfiandomi i vestiti.
Io, su un’altura, guardavo sotto di me una penisola tondeggiante immersa in un mare nero come la pece. Sulla penisola brillavano mille luci, splendenti come stelle. Mi sentivo euforica perché nel sogno sapevo di essere tornata a casa dopo un lunghissimo periodo di vagabondaggio.
“Bentornata a Sarajevo” diceva una voce maschile alle mie spalle. Bentornata a Sarajevo, dove c’è il mare. […]”



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