di Tommaso Occhiogrosso
ArteMuse Editrice, 2013
pp. 226
€ 13,90
ISBN 978-88-98410-21-7
Hektor è un artista di candele. La sua bottega in via dei Martiri pare un luogo di culto, a volte tetro, a volte luminoso. I suoi clienti non sono acquirenti qualsiasi, sono anime. Nel covo del candelaio si illuminano vite e zone scure, si raccontano solitudini e speranze. A far luce sulle verità c'è Hektor, abbandonato da piccolo alla cura dei nonni. E c'è il suo gemello mai nato: la malattia.
Hektor è un borderline. O bianco, o nero. Come l'arte delle sue candele. Tra Carne (i clienti, il presente) e Ricordo (il passato, la malattia) giunge zia Sara, una psicologa con un passato da farsi perdonare. Attraverso i clienti della bottega, conoscerà Hektor e la sua malattia, tentando di ricucire una ferita lunga una vita.
Tommaso Occhiogrosso nasce a Bari il 21 luglio 1978. Partecipa ad alcune edizioni del Premio Nazionale di Prosa e Poesia Città di Bitetto, ricevendo riconoscimenti in particolare per la silloge poetica "Dentro e fuori il carapace", una raccolta di poesie nella quale Tommaso cerca di rompere il 'guscio' delle proprie emozioni impulsive, nei riguardi di un'immagine del mondo esterno al quale non vuole assoggettarsi.
Nel 2010 esordisce con il suo primo romanzo "Ad un passo da me"(leggi qui la recensione, seguito nel 2012 da "L'uomo senza specchio e cravatta". Nello stesso anno per ArteMuse Editrice ha pubblicato "Matrioske" e "Come una cosa e l'altra", entrambi nella collana I Quaderni delle Matrioske.
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