mercoledì 20 marzo 2013

“Vernice Fresca” di Antonio Grassi


“Vernice Fresca”
di Antonio Grassi
Libreria Dornetti, 2013 
pp. 489
17,00 €


Un fantasma aleggia sulla Terra: lo spettro della contaminazione biologica.
La responsabilità della scienza è chiamata in causa nel quarto romanzo di Antonio Grassi che, dopo la trilogia di Macramé, L'erba del diavolo e Il cuore batte ancora -- a ragione definiti gialli a sfondo sociale -- propone con Vernice fresca nuovi inquietanti scenari per il nostro futuro.

Se infatti la scienza promette di regalarci utili e strepitose scoperte, è dai potenti della politica e dell'economia che deriva la scelta di una ricerca indirizzata al benessere di tutti, oppure alla catastrofe.
Nel libro di Grassi la scienza in questione è la biotecnologia, promossa dall'immaginaria LgB (Life is good Bioresearch), "Moloch padano" di proprietà dei fratelli Tito, Lucio ed Elsa Zanica. A scatenare una sequela di eventi drammatici è la notizia di un presunto incidente di laboratorio occorso alla LgB con conseguente dispersione nell'aria di un virus altamente patogeno. La notizia viene diffusa dal gruppo ambientalista Gst (Gruppo salvaguardia territorio) e dal periodico La Tribuna, quotidiano del borgo a cinquanta chilometri da Milano, "fotocopia di Crema", dove risiede il protagonista Duilio Cattaneo, uomo delle operazioni più delicate della LgB. 




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