martedì 17 settembre 2013

"La profezia di Celestino" di James Redfield. Recensione

Cari lettori de "Libri, che passione!",
vi ripropongo la recensione de "La profezia di Celestino" di James Redfield. C'è una frase che mi piace moltissimo, perché non è vero forse che gli incontri casuali non lo sono mai sino in fondo ed hanno sempre un loro perché?

“Chiunque attraversi il nostro cammino ha un messaggio per noi. Altrimenti avrebbe scelto un’altra strada o se ne sarebbe già andato.”(da "La profezia di Celestino", di James Redfield)


















A chi non crede alle coincidenze e alla loro importanza, questo libro non piacerà, ma chi crede troverà le giuste chiavi di lettura sulla loro importanza e sugli incontri casuali che si fanno durante la vita.
“La profezia di Celestino” narra di un psicologo americano che, dopo l’incontro con la sua amica Charlene e dal suo racconto sulleilluminazioni, decide di partire per il Perù. Qui, gli succederà di tutto, ma riuscirà a scoprire tutte e nove le illuminazioni, che gli permetteranno di avere una nuova visione della vita.

“[…] Ripercorsi gli eventi che si erano manifestati dal mio arrivo in Perù. Sapevo che le Illuminazioni del Manoscritto si erano finalmente fuse nella mia mente dando origine a una consapevolezza globale. Avevo sviluppato una particolare sensibilità riguardo alla misteriosa evoluzione della mia vita, di cui trattava la Prima Illuminazione. […] Stavamo per creare una nuova visione del mondo, come indicato dalla Seconda. La Terza e la Quarta mi avevano mostrato che l’universo era in realtà un vasto sistema di energia, e che i conflitti umani erano dovuti a una mancanza di tale energia […]. La Quinta Illuminazione mi aveva rivelato che si può porre fine a questo conflitto ricevendo l’energia da una fonte più elevata. […] Anche la Sesta, secondo cui siamo in grado di chiarire i nostri antichi drammi e di trovare quindi la nostra vera essenza, […]. E la Settima aveva messo in moto l’evoluzione attraverso le domande, le intuizioni di ciò che occorre fare e le relative risposte. […] L’Ottava, che spiegava come comportarsi in maniera diversa con gli altri portando alla luce la loro parte migliore, […]. Restava solo la Nona, che rivelava dove ci avrebbe portato la nostra evoluzione. […]”

Analizzando attentamente le illuminazioni, da esse si può apprendere un nuovo modo di vedere tutto ciò che ci circonda: dal nostro rapporto con le persone alla bellezza della natura. L’analisi aiuta anche nel nostro rapporto con la religione, qualunque essa sia, dato che tutte hanno di base la bellezza e la conservazione del creato e la l’amore verso il prossimo.
James Redfield non si limita a condurre il lettore attraverso le pagine del romanzo, ma lo induce a riflettere e a capire. Come per esempio la Sesta Illuminazione che spiega come superare i nostri antichi drammi, ovvero il rapporto con i genitori che bene o male condiziona la vita da adulti.


E’ importante superare tale condizionamento, perché se ci riusciamo diventiamo delle persone nuove, diventiamo semplicemente noi stessi, con le nostre abilità, con i nostri desideri e prerogative, più forti, senza gli antichi drammi che ci tengono legati a doppio filo con il passato, vivendo il presente e guardando avanti, con serenità.

Chiara D'Amico


Scheda libro:

"La profezia di Celestino"
di James Redfield
Corbaccio, 1994
LI edizione, gennaio 2010
pp. 256, brossura

€ 18,60





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