di Patricio Rago
Traduzione di Laura Manganelli
Edizioni Dalla Costa, 2014
pp. 110
€ 10,50
ISBN: 978-88-89759-28-8
Protagonista e voce narrante del romanzo è Andreij, un giovane di 25 anni. La storia è ambientata in Russia nell’anno 1849, dentro una fortezza tra Osk e Pietroburgo, tra le pareti di una cella d’isolamento in cui il giovane è rinchiuso.
Andreij è un ragazzo tormentato dalle violenze di un padre sempre ubriaco e dai silenzi di sua madre; due donne importanti attraversano la sua vita: Ninoska e Katia.
Accanto a queste figure femminili, altri personaggi ci introducono al mondo psichico di Andreij: tra essi la saggia signora N., che inizierà il giovane alla letteratura e alla conoscenza, gli amici del Povok, circolo di ritrovo di giovani radicali dai tratti marcatamente esistenzialisti. È qui che si intrecciano conversazioni di carattere filosofico, artistico e umano che contribuiranno a delineare la condizione del protagonista, il suo inaspettato disturbo psichico che si manifesterà nel gesto estremo dell’omicidio. Ed è qui che compare Fëdor, figura intensa e sfuggente che, di fatto, è il giovane Dostoevskij, cui il romanzo di Patricio Rago rende esplicitamente omaggio.
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